La Galleria Borbonica e gli ambienti caveali limitrofi rappresentano uno spaccato degli ultimi 500 anni della storia di Napoli; E’ considerata il vanto dell’ingegneria civile borbonica in sotterraneo. Durante il percorso è possibile ammirare enormi frammenti di statue, le auto e le moto d’epoca, ritrovate sepolte sotto rifiuti e detriti, legate al periodo compreso tra la fine della II Guerra Mondiale e gli anni ’70.

• Storia: la Galleria Borbonica è una cavità sotterranea di Napoli che si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale, nel quartiere San Ferdinando. Il tunnel borbonico nacque con lo scopo di garantire a re Ferdinando II di Borbone una via di fuga segretissima che collegasse la sua reggia al mare.
• Utilizzo nel tempo: durante la Seconda Guerra Mondiale, la Galleria Borbonica fu utilizzata come rifugio antiaereo per la popolazione in cerca di protezione dalle bombe. Dopo la guerra e fino al 1970, la Galleria Borbonica fu utilizzata come Deposito Giudiziale Comunale dove veniva immagazzinato tutto ciò che era stato estratto dalle macerie causate dai bombardamenti. Oggi, la Galleria Borbonica è aperta al pubblico e offre un percorso turistico alla scoperta dei suggestivi sotterranei di Napoli.

• Le tappe del percorso: E’ possibile entrare dall’accesso monumentale all’interno del parcheggio Morelli o da Vico del Grottone, a pochi metri da Piazza del Plebiscito, attraverso una scala realizzata nel ‘700. Si attraversano gli ambienti legati ai tratti rinascimentali dell’acquedotto della Bolla, ammirando i tre ponti ed i muri realizzati dai Borbone per attraversare le cisterne conservandone la funzionalità e le caverne utilizzate come rifugio dai bombardamenti.